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SCPTU - Prove Penetrometiche Statiche con Sismocono

Come per le prove CPTU, anche le prove SCPTU vengono eseguite con il piezocono sismico Tecnopenta TP CPL2IN SISMI, che si avvale del sistema G1-CPL2IN+D1-SISMI-USB il quale permette l’acquisizione dei parametri di resistenza alla punta (qc), attrito laterale (fs) e pressione neutra (U) del terreno attraversato in maniera continuativa, cioè con una lettura ogni 2 cm.

I mezzi utilizzati per l'avanzamento della punta sono due penetrometri Pagani:

un penetrometro semovente cingolato con spinta di 10 tonn. e un penetrometro installato su Mercedes-Benz UNIMOG 4x4 con spinta di 20 tonn. Il vantaggio di queste prove è che permettono l'acquisizione della velocità delle onde di taglio Vs nei terreni attraversati, consentendo di ricavare il parametro della Vs equivalente come prescritto dalle attuali normative (NTC18) per determinare la categoria di suolo.

Il sistema di acquisizione delle onde sismiche è composto da un geofono installato nella punta elettrica (sismocono) e da un secondo geofono posizionato in superficie in modo solidale al terreno.

Per registrare la Vs si produce in maniera artificiale un "onda sismica" sulla superficie, mediante una mazza che colpisce parallelamente al terreno una trave di legno. l'impulso, registrato dapprima dal geofono in superficie nel momento esatto del colpo, si propaga poi nel sottosuolo sotto forma di onda di taglio fino a raggiungere il sismocono posto sulla punta, in questo modo, conoscendo la profondità d'indagine raggiunta dalla punta e la differenza dei tempi di acquisizione dell'impulso registrato dai due geofoni (quello superficiale e quello posto nel sismocono) è possibile ricavare la velocità delle onde di taglio in quel tratto di sottosuolo.

Tale procedimento si ripete a intervalli regolari di 1m, in modo da ricostruire una sorta di profilo di velocità per ogni strato attraversato dalla prova, la media di tutte le velocità acquisite, costituisce il parametro della Vs equivalente.